mercoledì 9 novembre 2011

La fine del caimano

Moretti , il regista, ha avuto veramente un'intuizione fantastica nel descrivere la fine del caimano come una sequenza di violenza crescente che lascia dietro di sè solo macerie, rovina e un senso angosciante di "morte". Non a caso la morte e la corruzione viaggiano molto spesso a braccetto. Ciò che si corrompe con il danaro e il potere diventa  "malato" e , prima o poi, muore, ma putroppo non sparisce , permane sotto forma di simulacro inerte, cenere corrotta , rovina fumante. Permanenza, mimetismo, inganno. Perciò è preoccupante la situazione; perchè ciò che rimane dopo il caimano, non è affatto scontato che sia qualcosa di "pulito", anzi , il caimanesimo si ripresenta sotto forma di simulacro, icona "pulita" di un sistema profondamente corrotto; un governo tecnico che faccia il lavoro sporco con una faccia pulita. E' ciò che ci sta preparando la commedia del potere.

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