mercoledì 4 novembre 2015

M.C.P. Mafia,Chiesa,Politica. La formula vincente per un paese sempre uguale a se stesso. Le notizie che provengono dal Vaticano si intersecano con l'apertura del processo di Mafia Capitale e con il super commissariamento del Comune di Roma. Quindi in soldoni; CHIESA, POLITICA CORROTTA, CRIMINALITA' ORGANIZZATA; una triade inscindibile che marchia a fuoco il nostro paese dal 1948 ad oggi. Perchè il 1948? Perchè quegli stessi, identici ingredienti in quell'anno che vide l'ascesa della Democrazia Cristiana al potere, si sono sublimati nella composizione socio-chimica costitutiva del genoma politico immutabile del nostro sistema. Mutatis mutandi, oggi, nel senso proprio di oggi, li ritroviamo squadernati di fronte a noi. Tutto ritorna e tutto è legato da un lungo e spesso filo nero. A riprova della continuità basterebbe citare un solo nome; Giulio Andreotti; dal 1945 al 2013 (anno della scomparsa) . Questo figuro è sempre stato presente nelle assemblee legislative italiane: dalla Consulta Nazionale all'Assemblea costituente, e poi nel Parlamento italiano dal 1948, come deputato fino al 1991 e successivamente come senatore a vita. Sette volte presidente del Consiglio tra cui il governo di "solidarietà nazionale" durante il rapimento di Aldo Moro (1978-1979), con l'astensione del Partito Comunista Italiano, e il governo della "non-sfiducia" (1976-1977), otto volte Ministro della difesa, cinque volte Ministro degli affari esteri, tre volte ministro delle partecipazioni statali, due volte Ministro delle finanze, Ministro del bilancio e della programmazione economica e Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, una volta Ministro del tesoro, Ministro dell'interno (il più giovane della storia repubblicana, a soli trentacinque anni), Ministro per i beni culturali e ambientali (ad interim) e Ministro delle politiche comunitarie. Vogliamo continuare? Non serve. Ma serve molto citare un ultimo dato; Andreotti era il titolare/gestore di un conto corrente presso lo IOR (la banca vaticana ) Su questo conto agli inizi degli anni 90′ transitarono 60 milioni di euro di oggi.E proprio l’intensa movimentazione determinò i tentativi di depistaggio dei magistrati di Mani pulite da parte della maxitangente Enimont,mazzetta simbolo di Tangentopoli ,era transitata proprio su “Fondazione Spellman”,ovvero il conto attribuibile a Andreotti coperto nei carteggi della Santa Sede dall’emblematico nome in codice Omissis”. (fonte VATICANO SPA Gianluigi Nuzzi). E la non soluzione di continuità della miscela chimico-politica è garantita dal fatto che dal governo di unità nazionale in poi, la sinistra istituzionale (PCI in primis) si è andato via via sempre di più democristianizzandosi trascinando nella melma clerico-affaristico-partitica tutti i governi nazionali, regionali, comunali del nostro paese dal dopoguerra ad oggi, fino ad arrivare all'amministrazione comunale di Marino di cui si può dire tutto e di più a livello di opinione, ma uno dei pochi fatti incontrovertibili ed inoppugnabili è la sua devozione al soglio vaticano e la sua predisposizione al bacio della pantofola, epigone tragicomico di una lunghissima schiera di predecessori, più o meno blasonati, più o meno accreditati dalla sinistra ufficiale.Quindi nihil novi sub sole.

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